18.10.2019

20-21 settembre: Habacus accoglie le associazioni studentesche universitarie.

Habacus e gli studenti

È grazie al contatto diretto con gli studenti che Habacus conosce le necessità e le difficoltà nell’intraprendere un percorso di studi. È per questo che 12 associazioni studentesche universitarie, provenienti dal nord Italia sono state invitate e accolte il 20 e 21 settembre scorso durante i FutureShots, due giornate dedicate all’innovazione. 

In Habacus abbiamo accolto il SIT del Politecnico di Milano, Oikosmos dell’Università di Parma, Utfen dell’Università di Trento, ASSID dell’Università di Trieste, Invenicement di Università Ca’ Foscari Venezia, la Junior Enterprise Italy con le unità locali di Politecnico di Torino, Università di Verona, Università di Bologna, Milano Bicocca, Ca’ Foscari Venezia e Università di Trento.

Ai FutureShots hanno partecipato player e speaker, che attraverso talk, dj set e workshop interattivi, hanno ispirato il pubblico e proiettato scenari innovativi in ambito digital lifestyle, eSport e music. Tra gli ospiti presenti c’erano l’esploratore e divulgatore Alex Bellini, il giovanissimo producer e rapper Sick Luke, il vicedirettore del Sole24Ore Roberto Bernabò, Marta Monaco manager di Prada e Fabio Zaffagnini, General Manager di Rockin’1000.

Durante le due giornate in Habacus, le associazioni hanno proposto, in chiave innovativa e collaborativa, soluzioni per colmare il gap che esiste tra la conoscenza di modalità alternative di finanziamento allo studio e la necessità di avere informazioni accessibili, chiare e complete sul mondo dei prestiti studenteschi.

“Conoscete le diverse opportunità per finanziare i vostri studi post diploma?”

A questa domanda, gli studenti delle associazioni percepiscono molta confusione e diffidenza tra i loro coetanei. Spesso infatti i giovani confondono i finanziamenti universitari con le borse di studio oppure non sanno che esistono prestiti senza garanzia, oltre a quelli “tradizionali” d’onore. 

Sappiamo come in Italia sia difficile pensare al prestito come qualcosa di ‘positivo’, un mezzo che sblocca risorse e che permette lo sviluppo dei giovani. Si teme infatti che indebitarsi sia sinonimo di “non farcela da soli” o di “non avere abbastanza soldi”. In realtà qui si tratta di un finanziamento o meglio di un investimento su se stessi.

Quando l’ISEE* gioca a sfavore 

Il problema è che molte volte gli studenti non si pongono nemmeno la domanda e scartano a priori la possibilità di continuare la propria carriera scolastica, per paura di non farcela a sostenerla economicamente o per paura di gravare sulla situazione familiare. “Spesso gli studenti rinunciano ad iscriversi ad un corso di laurea fuori sede, perché con il loro ISEE, di poco superiore allo scaglione minimo, non riescono ad accedere alle agevolazioni e agli esoneri delle tasse” spiega Elena Sofia D. dell’associazione Junior Enterprise Italy e studentessa del Politecnico di Torino.

Quando lo studio include un periodo all’estero

Non è solo un discorso di pagamento della retta universitaria: quando si studia full time occorre organizzarsi per pagare libri, materiale di studio, un alloggio se si è fuori casa, cibo e spese quotidiane, per non pensare al proprio mantenimento durante il periodo di stage in Italia e all’estero. “Molti studenti in magistrale del nostro corso di laurea in relazioni internazionali devono fare un periodo di tirocinio, e molti decidono di svolgerlo all’estero. Non è semplice mantenersi, visto che le borse di studio per questo tipo di esperienza sono spesso poche” confida Klarisa S. dell’associazione ASSID dell’Università di Trieste. Anche perché, diciamoci la verità, le borse per gli scambi all’estero, gli Overseas e egli Erasmus aiutano fino ad un certo punto.

Quando c’è poca informazione e quando c’è, non è chiara

C’è anche la questione di non sapere quale sia il prestito studenti più vantaggioso. Spesso c’è poca chiarezza, le informazioni non sono accessibili e si rischia di non avere tutte le informazioni per fare una scelta consapevole. Da qui il fatto che molti demordono nella ricerca di modi alternativi per coprire le spese durante il periodo di studio, soprattutto se realizzato all’estero. “Io mi sono informato a suo tempo per i prestiti d’onore, ma chiedevano dei tassi folli e garanzie da parte dei miei genitori” afferma Domenico, studente dell’Università Ca’ Foscari Venezia.

Quando la certificazione ti aiuta

Durante le due giornate di incontro con le associazioni, e con l’obiettivo di chiarire e aiutare gli studenti, Habacus ha presentato la sua missione di facilitatore ai prestiti studenteschi. Abbiamo spiegato il nostro processo di certificazione della carriera accademica degli studenti, come chiave per sbloccare l’accesso alle risorse finanziarie. Attraverso il consenso dello studente che richiede il prestito, Habacus ottiene le informazioni necessarie per valutare la performance accademica dello studente. L’esito della valutazione è una certificazione che dichiara, come in un’istantanea fotografica, la situazione scolastica dello studente e può essere la chiave per accedere ad un prestito senza garanzie, basato solo sul proprio merito e sul costante ritmo di studio.

Habacus è come un coach

Il dialogo con le associazioni studentesche ha fatto emergere suggerimenti interessanti, oltre che a proposte e potenziali iniziative per poter informare correttamente gli studenti. A partire dalle idee e suggerimenti delle associazioni, Habacus sta attivando i canali di comunicazione più efficaci per far conoscere ad una platea di giovani sempre più ampia le opportunità finanziarie che permettono di scegliere il corso di studi più adatto e di sostenerlo in tranquillità, senza gravare sul budget familiare.

Stay tuned!

*ISEE: è l’indicatore della situazione economica equivalente, che consente ai cittadini di accedere, a condizioni agevolate, alle prestazioni sociali o a servizi di pubblica utilità.